Dipartimento di Protezione Civile

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Protezione Civile di Legnano

Corpo di Protezione Civile Alberto da Giussano Odv
Viale Luigi Cadorna 105, 20025, Legnano (MI)
Telefono H24: 366-6262410 – Mail: info@protezionelegnano.org

Terremoto ad Amatrice – Comunicato Ufficiale

SMS Solidale

LA SITUAZIONE A LEGNANO

Al momento, a Legnano, non sono state attivate raccolte di materiali ufficiali.

Siamo in costante contatto con il comitato regionale e qualora venisse attivato un punto di raccolta daremo immediata comunicazione ai cittadini tramite la stampa e il nostro sito. Sconsigliamo le partenze in autonomia e vi preghiamo di non aderire alle raccolte di materiali non organizzate dalla Protezione Civile in quanto devono essere organizzate e coordinate.  Al momento sono presenti alimenti, materiali e volontari sufficienti e l’invio di materiali potrebbe creare ulteriori problemi.

COMUNICATO UFFICIALE DI REGIONE LOMBARDIA

Proprio in queste ore il dipartimento nazionale di Protezione civile ha comunicato che al momento sono presenti unità operative e volontari sufficienti. «E’ dunque sconsigliabile – conferma anche Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia – tentare di raggiungere le zone terremotate.  Il dipartimento ha inoltre confermato che al momento non c’è necessità di generi alimentari e di indumenti e che il loro invio potrebbe anzi creare problemi di carattere organizzativo. L’unico supporto richiesto e attivato è quello della raccolta fondi attraverso l’ sms solidale al numero unico 45500. Ringrazio di cuore tutti coloro che stanno raccogliendo viveri e capi d’abbigliamento, daremo comunicazione nel caso ci fossero necessità in merito. Rimaniamo in attesa di richiesta ufficiale da parte del dipartimento nazionale, con il quale la Regione Lombardia e’ in contatto costante».

L’appello di Luigi D’Angelo (Protezione Civile) su LA7: ‘Non inviate alimenti e indumenti’

Luigi D’Angelo della Protezione Civile: “Grazie alla solidarietà che hanno dimostrato gli italiani, ora vorremmo fare un appello per chiedere di non procedere più con l’invio di alimenti e indumenti”.